La Parrocchia di Castion

Castion era parrocchia già nel 1456, separata da Garda, ma la chiesa era quella di San Verulo. L’attuale parrocchiale, edificata nel 1752 su progetto dell’ architetto Ignazio Pellegrini, si presenta in stile tardo-barocco ;con facciata movimentata da due serie sovrapposte di quattro lesene, da un bel portale marmoreo con statue di angeli che fanno corona alla Maddalena, ed in alto dalle statue di San Floriano e San Verulo.
La chiesa fu consacrata nel 1812, ed è intitolata a Maria Maddalena. L’interno ad una unica navata con volta affrescata da Domenico Paleus e presentante 5 altari:
da sinistra vi è quello della metà del XVIII sec. in marmi policromi, che mostra quattro colonne ed un arco barocco che racchiudono il quadro d’autore ignoto della Madonna con Bambino, San Giuseppe, Sacerdote martire e San Luigi Gonzaga;
segue l’altare della Madonna del Rosario in marmo rosso e giallo e l’altar maggiore con quattro colonne che reggono il baldacchino del trono.
A destra vi è l’altare dell’ Addolorata con ai lati le statue di San Giovanni e di un Santo Pontefice, nonchè l’altare del Sacro Cuore in marmo giallo con pala raffigurante il Sacro Cuore e Santa Margherita. Nel coro vi è una pala molto interessante, della seconda metà del XVI sec., attribuita a Felice Brusasorci o al Caroto: Madonna con Bambino tra i santi Andrea, un Vescovo, Verulo, Floriano e Paolo.
Vicino all’entrata vi è un piliere in marmo giallo di Torri del 1764, ed il battistero a forma di fior di loto, mentre da ammirare sono anche i quadri della via crucis di Giovanni Caliari.
Il campanile porta cinque campane, di cui una del 1647.

Restauro della tela:
“Sacro Cuore e Santa Margherita Maria Alacoque”

Prima del restauroDopo il restauro

Restauro della tela:
“San Francesco riceve le stimmate”

PrimaDopo

Santa Maria Maddalena

Maria Maddalena è menzionata nel Vangelo di Luca come una delle donne che assistevano Gesù con i loro beni. Secondo tale vangelo, esse erano spinte dalla gratitudine: proprio da Maria di Magdala erano usciti sette demoni. Era una della tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme dove furono testimoni della crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla deposizione di Gesù nella tomba ad opera di Giuseppe di Arimatea.
Fu ancora lei, di primo mattino nel primo giorno della settimana, assieme a Salom e Maria la madre di san Giacomo, ad andare al sepolcro, portando unguenti per ungere il corpo di Gesù. Le donne trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero una “visione di angeli” che annunciavano la risurrezione di Gesù.
Maria Maddalena, divenuta così prima testimone della resurrezione, corse a raccontare quanto accaduto a Pietro e agli altri apostoli. Ritornata immediatamente al sepolcro, si soffermò piangendo davanti alla porta della tomba. Alla Maddalena, in lacrime per aver scorto il sepolcro vuoto e la grossa pietra ribaltata, Gesù si rivolge chiamandola semplicemente per nome: “Maria!” e a lei affida l’annuncio del grande mistero: “Va’ a dire ai miei fratelli: io salgo al Padre mio e Padre vostro, al mio Dio e vostro Dio”.
Da secoli, è costume di molti Cristiani ortodossi orientali terminare la celebrazione Pasquale dipingendo uova e proclamando “Cristo è risorto!”. Le uova simboleggiano la nuova vita e Cristo che risorge dalla morte. Da questo nacque la tradizione di colorare le uova di Pasqua, una tradizione che sembra ricondurre a santa Maria Maddalena.
Si dice che dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, usò la sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall’imperatore Tiberio. Quando lei lo incontrò, teneva un uovo candido nelle sue mani ed esclamò “Cristo è risorto!” Tiberio rise, e disse che la resurrezione di Cristo dalla morte era probabile quanto l’uovo nella sua mano diventasse rosso. Prima che finisse di parlare, l’uovo nella sua mano diventò rosso, e lei continuò a proclamare il Vangelo in tutta la casa imperiale.
E’ questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un’antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. In questa città avevano preso dimora anche Giovanni, l’apostolo prediletto, e Maria, Madre di Gesù.
L’Ordine dei Predicatori l’annoverò nel numero dei suoi Patroni. Frati e Suore la onorarono in ogni tempo col titolo di Apostola degli Apostoli, come viene celebrata nella Liturgia Bizantina, e paragonarono la missione della Maddalena, di annunciare la risurrezione, col loro ministero apostolico.