Battesimo

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“Ci impegniamo ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarci e a educarli secondo la Parola di Cristo e l’insegnamento della Chiesa”(Rito del Matrimonio, n.69).
I genitori per il posto che occupano accanto ai figli che hanno chiamato alla vita per il tempo e per l’eternità, sono i più diretti responsabili della scelta di battezzare o non battezzare, di educare o non educare. Tuttavia la Chiesa condivide con loro la scelta di battezzare i bambini e di educarli cristianamente. Per questo invita i genitori a battezzare al più presto i figli, perchè possano partecipare senza ritardo al dono della vita divina e accoglie la domanda del Battesimo sempre con gioia, avvertendo l’esigenza e il dovere di dialogare con i genitori per aiutarli a maturare la volontà di battezzare come vera scelta di fede. Si tratta a volte di superare incertezze e motivazioni più superficiali quali voglio che mio figlio sia come tutti gli altri, si è sempre fatto così, è una festa.
“Cari genitori, chiedendo il Battesimo per i vostri figli, voi vi impegnate a educarli nella fede, perchè, nell’osservanza dei comandamenti, imparino ad amare Dio e il prossimo, come Cristo ci ha insegnato. Siete consapevoli di questa responsabilità?” (Rito del Battesimo, n.38).
La richiesta del Battesimo non è una domanda, è un impegno perchè Cristiani non si nasce, si diventa. Questa espressione di Tertulliano ben si addice a quanto la nostra parrocchia intende sperimentare riguardo al dono della fede e alla sua comunicazione. Perchè i genitori devono far partecipare i loro bambini alla vita della comunità, educandoli progressivamente ad una appartenenza attiva, sentendosi prima di tutto loro stessi parte di questa comunità.
“Il cammino dei figli verso una fede matura potrà essere il risultato di una sinergia intelligente tra l’opera educativa dei genitori e l’appartenenza a una comunità”.
“Una famiglia che si isola, che difende la propria tranquillità sottraendosi agli appuntamenti comunitari risulta alla fine più fragile e apre la porta a quel nomadismo dei giovani che vanno qua e là assaggiando molte esperienze, anche contraddittorie, senza nutrirsi di nessun cibo solido. Perciò la frequenza alla Messa domenicale nella vostra parrocchia, la partecipazione alle feste della comunità, l’assunzione di qualche responsabilità, la cura perchè i figli frequentino la catechesi, gli impegni e le iniziative della parrocchia sono un modo per favorire questo senso di appartenenza che dà stabilità e conduce a un progressivo farsi carico della comunità, che può maturare anche in una vocazione al suo servizio”.

Il 25 febbraio 1858, nella nona apparizione, Maria dà a Bernadette l’ordine seguente:“andate a bere alla sorgente e lavatevi”. A che cosa dobbiamo subito pensare? Per un cristiano è quasi istintivo pensare all’acqua del Battesimo, lavacro della nostra rigenerazione.
L’acqua di Lourdes ci ricorda cos’è un “secondo lavacro di rigenerazione”, il sacramento della Penitenza.

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